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situazione di merda per i/le pres*s

giovedì 10 giugno 2004, di Comité Cerezo México

All’appuntamento sono accorsi rappresentanti del Movimento Popolare degli Utenti (?) di Nayarit, che denunciarono l’incarceramento di due loro rappresentanti, per il delitto di aver organizzato il popolo contro le alte tasse sulla luce in questo stato.

Oscar Nava Flores e il professor Arturo Romano Casillas in prigione dall’8 dicembre del 2002, con un processo giuridico irregolare, per il quale non è stata emessa sentenza in tutto questo tempo.

Ha partecipato anche il laureato Leonel Rivero, con un intervento sulle irregolarità nei casi di repressione contro i movimenti sociali e le irregolarità processuali che impediscono la libertà di quelli che stanno nella mira dello Stato.

Il Comitato Cerezo ha fatto un’assemblea sulla situazione dei prezzi politici e della coscienza nell’attualità, così come una comparazione tra la detenzione dei fratelli Cereo e i compagni detenuti a Guadalajara nella passata protesta contro ALCUE; ha menzionato che lo Stato ha denudato la sua
essenza fascista, quando ha incarcerato sul momento, avendo già da due anni e 10 mesi i fratelli Alejandro, Hectòr e Antonio Cerezo Contreas e gli indigeni nahuatl Pablo Alvarado Flores e oggi i manifestanti di Guadalajara
illegalmente, detenendo, umiliando, torturando e incarcerando 45 persone, non tutte partecipanti alla protesta, così, tale e quale fu nel caso dei fratelli Cerezo, tutto il potere dello Stato si utilizza per fabbricare delitti con base nella tortura fisica e psicologica e giustificando davanti all’opinione pubblica le sue azioni repressive parlando di "legalità", così
come assicurando che tiene "tutte le prove contro i detenuti", quando secondo i testimoni degli stessi, non si incontravano nel luogo dei fatti al momento della loro avvenuta.

Si è menzionato che nel caso dei fratelli Cerezo si interpose la legittima difesa il 27 di aprile e si sta sperando una risoluzione favorevole del caso.

Per ultimo si è ripetuto che la lotta per la libertà dei prezzi politici e della coscienza, deve essere una consegna di tutto il movimento sociale, di accettare il rischio come lottatori sociali o difensori dei diritti umani di essere incarcerati in qualunque momento per qualunque motivo che lo Stato può creare.

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